Sia la normativa, sia la prassi didattica individuano tre fasi in cui articolare le attività di alternanza scuola lavoro:
1. la progettazione;
2. lo svolgimento;
3. la valutazione finalizzata alla certificazione delle competenze.
Nella prima fase la scuola, per il tramite del Consiglio di Classe, e l’ente/azienda che ospiterà gli studenti, per il tramite del tutor aziendale, si incontrano per progettare il percorso di alternanza: in particolare fissano, fra gli altri, gli obiettivi del tirocinio, intesi come obiettivi che lo studente dovrà raggiungere. È bene chiarire che il Ministero interpreta l’alternanza scuola-lavoro esclusivamente come metodologia didattica e pertanto gli obiettivi individuati sono necessariamente anche disciplinari, ovvero non ci si potrà accontentare di un’alternanza che miri a rendere lo studente più responsabile o più autonomo, ma è necessario puntare al raggiungimento di alcune conoscenze, abilità e competenze individuate nelle “Linee guida” . Il tirocinio si svolge di norma al quarto anno e prevede 120 ore complessive.
Nella seconda fase lo studente si reca in azienda per svolgere il periodo di alternanza; tutor scolastico e tutor aziendale rimangono in contatto per monitorare l’esperienza.
Nella terza fase il Consiglio di Classe, tenuto in considerazione le informazioni fornite dal tutor aziendale, procede alla valutazione dell’esperienza di alternanza scuola lavoro; al termine dell’intero percorso di 200 ore la scuola procederà alla certificazione delle competenze acquisite dallo studente.