Convegno “Leopardi, il primo dei moderni. La contemporaneità di un classico” LEOPARDI PER NOI : una VITTORIA della scuola e dei ragazzi
Nelle giornate del 15 e 16 aprile si è tenuto presso il nostro Liceo il Convegno Nazionale “Leopardi, il primo dei moderni. La contemporaneità di un classico”. Organizzato dalla nostra scuola, il progetto ha coinvolto i maggiori esperti del “poeta dell’infinito” di tutta Italia, che sono intervenuti con lezioni e riflessioni approfondite e puntuali. Un Convegno di grande prestigio, che ha visto nel pomeriggio di chiusura una parentesi dedicata alle scuole; in particolare, tre classi del nostro Liceo(5° A, 5° C e 5° D) hanno avuto l’occasione di presentare dei lavori che potessero testimoniare il loro rapporto personale con Leopardi.
La classe 5a A del Liceo Classico ha proposto “Il laboratorio dei sogni: un sogno ci piace e diletta”, una riflessione sul sogno ispirata dalla lettura del “Dialogo di Torquato Tasso e del suo genio familiare”, ma che si è poi ampliata con grande competenza ad altri ambiti interdisciplinari (Freud e la psicanalisi, la letteratura latina, l’arte e la musica con l’aggiunta di una rapida ma suggestiva interpretazione fumettistica dell’operetta citata (link)
La classe 5° C ha proposto, come consuntivo dell’esperienza di studio del poeta, una riflessione personale sulla modernità di Leopardi (Veronica Foglia) , è seguita la recitazione dell’ operetta morale “Dialogo di un venditore di almanacchi e di un passeggere” (Elisa Serena e Micheloni Philip) e la proiezione di una cover della nota canzone “L’anno che verrà” di Lucio Dalla alla cui realizzazione ha partecipato l’intera classe (link)
La classe 5° D ha presentato una trasposizione recitata di una loro operetta morale intitolata “Dialogo di due giovani amiche” (redatta da Gaetano Alessi, Olimpia Bitocchi, Loris Bottegoni, Alessandro Campanella, Pierfrancesco Giommi, Gaia Patrizietti, Sindi Sherifi e Giulia Testa) narrante un incontro tra due amiche (interpretate da Olimpia e Gaia) che, dopo non essersi viste per molto tempo per questioni legate alla pandemia da Covid, hanno occasione di confrontarsi sull’esperienza degli ultimi mesi. Il lavoro mette in risalto l’importanza quanto più attuale delle parole e degli “insegnamenti” del poeta anche per dei giovani del XXI secolo. Le riprese sono state realizzate sul famoso “Colle dell’Infinito” dai ragazzi stessi tramite (link)
Le impressioni dei ragazzi
“Ci teniamo a ribadire la nostra soddisfazione ed il nostro entusiasmo per l’esperienza fatta, in quanto siamo riusciti, pur con le nostre competenze ancora acerbe in materia, a metterci in gioco, per tentare un’interpretazione semplice ma, forse, originale e per riaffermare come Leopardi, anche a distanza di due secoli, sia tuttora ricco di vari e ampi spazi di indagine , ai quali ci si deve avvicinare sempre con il dovuto rispetto ma anche con la consapevolezza che il nostro poeta è fortunatamente ancora in grado di emozionare i giovani e di contribuire alla cultura contemporanea.” (5°A)
“Siamo rimasti sorpresi di come il significato dell’operetta e quello della canzone si intrecciassero tra loro, risultando nel complesso straordinariamente attuali: infatti noi tutti abbiamo vissuto il peso della didattica a distanza e la speranza che riponiamo nell’anno futuro è alta. Vorremmo proprio annotare nell’almanacco più bello un anno finalmente bello……” (5°C)
“Descrivere che cosa il convegno sia stato per noi in poche parole è alquanto arduo: al di là dell’aspetto didattico-formativo in sé, la partecipazione a tale evento ha significato per noi non solo orgoglio ma ci ha aiutato a ricostruire quei legami che si sono purtroppo deteriorati in questi mesi di “forzata prigionia” mostrando agli altri (ed a noi stessi) quelle fragilità e quelle debolezze emerse nell’ultimo anno che siamo riusciti a vincere grazie proprio a Leopardi, alle sue poesie ed alle sue riflessioni. Questa è forse la cosa più importante che abbiamo appreso: la grandezza del poeta non sta in “che cosa sia”, bensì in “che cosa è per ciascuno di noi” (5°D)
“E’ stato interessante per noi ascoltare le lezioni proposte e comprendere come un poeta che ci è sempre apparso molto vicino e che ci sembrava di conoscere fin da bambini abbia di fatto un respiro così nazionale e sovranazionale. “
“Lo studio di Leopardi, l’analisi dell’operetta morale, la creazione e la registrazione del video musicale, non solo hanno costituito un’opportunità ed occasione per ritrovarci a riflettere insieme su temi studiati individualmente, creando così un contenuto più ricco e completo, ma ci hanno anche offerto una via per analizzare l’opera leopardiana da una prospettiva diversa e innovativa: d’altronde, come direbbe Calvino, esiste sempre “una leggerezza nella pensosità”… (5°C)
Un grazie a Strappati Lorenzo
(alunno del 4° P Linguistico) che ha suonato durante la cerimonia d’apertura, con grande maestria, musiche proprie.