Scultura leggera
Anche in questo anno scolastico 2020/2021 si è attivato l’ormai tradizionale corso di scultura, anche se un anno problematico per la didattica, si sta procedendo con il laboratorio a distanza, dove al momento, un solo incontro è stato possibile in presenza.
Le ragazze iscritte stanno lavorando attraverso materiali meno abituali per la scultura, così anche per le forme si è presentata l’occasione di guardare con maggior favore all’arte moderna.
Il corso è stato modificato all’occorrenza e intitolato “Scultura leggera”, pensando alla musica leggera, dove l’ascolto è più semplice, veloce, si riducono gli strumenti, etc.. ma non è detto che sia più semplice il messaggio che vuol trasmettere. Un laboratorio dalla prassi veloce e relativamente semplice, pensato per un momento storico pesante da attraversare. Il filo conduttore è stato appunto la leggerezza, per intenderla da un punto di vista creativo, abbiamo attinto alla “Lezione Americana” di Italo Calvino su questo tema. Le sue parole sono sembrate simbolicamente adatte al periodo che stiamo attraversando.
In certi momenti mi sembrava che il mondo stesse diventando tutto di pietra: una lenta pietrificazione più o meno avanzata a seconda delle persone e dei luoghi, ma che non risparmiava nessun aspetto della vita. Era come se nessuno potesse sfuggire allo sguardo inesorabile della Medusa.
L’unico eroe capace di tagliare la testa della Medusa è Perseo, che vola coi sandali alati, Perseo che non rivolge il suo sguardo sul volto della Gorgone ma solo sulla sua immagine riflessa nello scudo di bronzo.
(…) per tagliare la testa di Medusa senza lasciarsi pietrificare, Perseo si sostiene su ciò che vi è di più leggero, i venti e le nuvole; e spinge il suo sguardo su ciò che può rivelarglisi solo in una visione indiretta, in un’immagine catturata da uno specchio.
(…) E’ sempre in un rifiuto della visione diretta che sta la forza di Perseo, ma non in un rifiuto della realtà del mondo di mostri in cui gli è toccato vivere, una realtà che egli porta con sé, che assume come proprio fardello.
(…) Nei momenti in cui il regno dell’umano mi sembra condannato alla pesantezza, penso che dovrei volare come Perseo in un altro spazio. Non sto parlando di fughe nel sogno o nell’irrazionale. Voglio dire che devo cambiare il mio approccio, devo guardare il mondo con un’altra ottica, un’altra logica, altri metodi di conoscenza o di verifica. Le immagini di leggerezza che io cerco non devono lasciarsi dissolvere come sogni nella realtà del presente e del futuro…
Per visualizzare altre foto si rimanda alla sezione “Corso di Scultura” nella sezione “Progetti e Attività”